storia

 

1965Viene fondato il Club Juventus di Capannori nei locali di un bar del centro.

1968 La sede del club si trasferisce in affitto nella centralissimavia Romana.

1981 Il nostro Club ha la nuova sede, in via Carlo Piaggia(l’attuale).

1982 Dopo la delusione di Atene, nasce il giornalino dello Juventus Club di Capannori.

 

 

Il primo Consiglio direttivo dello Juventus Club di Capannori era composto da: Nicolao Anzevino, Guido Bendinelli, Giovan Battista Bonini, Romano Bonini, Alfredo Cesaretti, Alfredo Ciardella, Pasquale Davini, Pasquino Luchini, Renzo Marchi, Pasquale Panelli, Lorenzo Tolomei e Luciano Reni.
Non possiamo però fare a meno di non ricordare altri soci, la cui lunga militanza nel club, si è poi tradotta in un impegno incondizionato e significativo per la causa bianconera:
Giuseppe Brugiati, Alvaro Bullentini, Antonio Fanucchi, Giuseppe Del Fiorentino e Michele Poli.

La nostra storia inizia nel lontano 1965 quando dalle classiche chiaccherate da bar, con tanto di sfottò e invettive con i tifosi delle altre squadre, emerge la voglia di un nutrito gruppo di juventini di metter su “casa” per poter parlare liberamente della vecchia Signora. Condividere una passione, ma anche organizzare insieme gite a Torino o seguire alla televisione la partita della Juve, furono una molla eccezionale per coalizzare attorno al gruppo costituente un crescente numero di tifosi. E di successo in successo, quel numero è cresciuto fino a far diventare lo Juventus Club di Capannori uno dei più grossi in Italia.
Qua con il tifo non si scherza e se Capannori è un comune per buona parte juventino, lo si deve al club che in questi decenni si è allevato le nuove leve fin dalla più tenera età. Ma ad alimentare il tifo e gli entusiasmi il club si è voluto regalare per tanti anni una manifestazione di grande importanza, per premiare alla fine di ogni anno, il giocatore bianconero più positivo. E così per tanti anni a Capannori sono arrivati i più grandi campioni bianconeri: da Platini, a Bettega, ad Altafini fino al giovane Del Piero ma molti altri sono venuti per ritirare gli ambiti premi speciali della “Capannina d’oro” e prima ancora del “fiasco d’oro”.Ma il club ha altri motivi di cui andare fiero in questi anni come le moltissime gite organizzate in giro per l’Europa e nel mondo. Perfino a Tokio siamo stati, al seguito della Juventus ma come non ricordare la carovana di undici pullman per una partita di Coppa con il Real Madrid. Roba d’altri tempi ma il club era anche questo. Una presenza che non sfuggiva nemmeno ai frequentatori dello stadio che per tanti anni hanno potuto ammirare il “bandierone” del club sventolare sulle gradinate, agitato dal nostro Giuseppe Brugiati e che, per le sue dimenisioni esagerate, era impossibile non vedere.
Oggi il club, è sempre sulla breccia grazie all’opera del suo presidente Giuseppe Del Fiorentino, che da ormai vent’anni è l’incontrastato “ras” bianconero di Capannori. Se il Club è tra i più numerosi in Italia, il merito è anche suo. E per volersi ulteriormente distinguere, il Club da oltre ventisette anni, dall’amara finale di Atene, pubblica un bel periodico dal titolo omonimo, di carattere bimestrale, in cui mette in “bianconero” la propria fede e l’entusiasmo per la squadra.
E la sede del club, da quasi trent’anni si trova in via Carlo Piaggia, è ormai un punto di riferimento nella piazza principale del paese.